Ludus Iudaeorum


Da "Musica ebraica e musicisti ebrei" di Enrico Fubini

"...A partire dalla fine del Settecento e con l’inizio del secolo XIX incominciano a comparire compositori ebrei, allineati per lo più allo stile dei loro colleghi cristiani e poi sempre più numerosi esecutori famosi, violinisti, pianisti, direttori d’orchestra, dimentichi degli antichi divieti. Molti tabù, è ovvio, sono caduti con l’emancipazione e la conseguente assimilazione, con effetti assai complessi sulla compagine sociale e religiosa dell’ebraismo tradizionale, non ultima la nascita della Riforma. E la musica non fa eccezione a questa generale tendenza. Se si pensa alle straordinarie composizioni di Mendelssohn, e poi alle opere di Halevy, di Meyerbeer e poi di Mahler, di Schönberg, di Bernstein, di Ernest Bloch, di Gershwin e di tanti altri musicisti, sino alle più recenti avanguardie, musicisti tutti anagraficamente ebrei, ci si chiede se, dopo la caduta dei divieti tradizionali, le loro composizioni appartengano ancora in qualche modo alla tradizione della musica ebraica. La risposta non è semplice e forse bisognerebbe operare le dovute distinzioni e considerare il problema caso per caso".

"..Gli accenti della musica hassidica di tradizione chiaramente ashkenazita li ritroviamo spesso in musicisti, soprattutto della prima metà del XX secolo, come Mahler, Bloch, Milhaud, Bernstein, e persino in musicisti non ebrei ma vicini alla cultura e alla spiritualità ebraica come Ravel o Shostakovich. Indubbiamente molta musica scritta da musicisti ebrei, di ebraico conserva ben poco o anche nulla. La tradizione più genuinamente ebraica rimane pur sempre quella del canto che si esprime sia nella cantillazione biblica, che conserva intatta la sua vitalità nelle sue infinite versioni, patrimonio melodico di ogni comunità della diaspora, sia nei canti veri e propri, che sono fioriti accanto alla cantillazione e che risentono per lo più dello stile e dei modi del canto popolare dei paesi in cui la diaspora ebraica è stata ospitata."
Programma di recital
 
Charles Valentin Alkan
(1813-1888)
 
Le chemin de fer, op.27
 
Variations quasi fantasie sur une barcarolle napolitaine, op.16 n.6
 
 
Darius Milhaud
(1892-1974)
 
Sonatine
1 Décidé
2 Modéré
3 Alerte
 
 
Mario Castelnuovo - Tedesco
(1895-1968)
 
Le danze del re David
 
2 film studies
I - "Charlie"
II - "Mickey Mouse" 
 
Ernest Bloch
(1880-1959)
 
Nirvana
 
 

A night at the Opera


andrea stefenell recital a night at the opera

 

Trascrizioni da concerto e fantasie su celebri arie d’opera, dal ‘700 al ‘900

 

Friedrich Kuhlau 

(Uelzen 1786- Copenaghen 1832)

Tre semplici Rondò da famose melodie d’opera per pianoforte”, op.56

Rondò su un tema dal Don Giovanni”, op. 31 n.1

 

Sigismund Thalberg 

(Ginevra 1812- Napoli 1871)

Un Ballo in Maschera”, Souvenir pour le piano, op.81

 

Henri Cramer 

(? 1818 - ? 1877 )

Choix de mélodies sur 'Aïda


Franz Liszt

(Raiding 1811- Bayreuth 1886)

Ernani”, parafrasi da concerto, S432

"Rigoletto", parafrasi da concerto, S434

 

Yvar Mikhashoff

(Troy, NY, 1941 - Buffalo, NY, 1993)

"Portrait of Madame Butterfly"


Moritz Moszkowski

(Breslavia 1854 – Parigi 1925) 

Chanson Boheme de l’ Opéra Carmen de George Bizet

 

 

 


Recital autori piemontesi



 

 

G. Galimberti 

(?-Mergozzo 1909)

Considerato lo Strauss torinese, è l’autore delle Danze figurate che tanto successo ebbero nell’Ottocento e oggetto di ricerche etnocoreutiche sul saltarello.

 

Louis XV, Boston valse op. 402
Dancing in the barn, danza campestre op. 32   

Bohèmienne, polka

 

V. Baravalle

(Fossano 1855 – Milano 1942)

Autore di buona fattura, operista (Andrea Del Sarto, 1890; Iglesias, 1907), 2° classificato al concorso Sonzogno, vincitore primo premio Requiem in onore di Vittorio Emanuele II; delicato autore di romanze da camera e pezzi pianistici da salon e per coro.

 

Neige et fleurs, valse-boston
All’amica lontana , Boston-valse
Una cara rimembranza, mazurca

 

R. Marenco  

(Novi ligure 1841  – Milano 1907)

Autore del rinomato Excelsior (1881), musiche di scena per il balletto che celebra il progresso e l’operosità dell’Ottocento.

  

                      Sulle rive del Weser, mazurka dal balletto Excelsior, III quadro

G. Ferrua   

(Cherasco 31 maggio 1843, ivi 13 febbraio 1919) .

Autore prolifico di opere orchestrali di musica sacra e operistica , rappresentata in Piemonte, Italia e all’ Opera Comique di Parigi; premiato compositore di romanze (Londra, F. P. Tosti) e musica da salon. L’opera lirica Adalgisa di Manzano (1876) celebra la nascita a libero comune (1243) di Cherasco. Citato frequentemente nei romanzi di Gina Lagorio e oggetto della futura pubblicazione dello storico musicale Igor Bergese.

 

Forza e Luce, valzer

Alice, mazurca

Giuseppina, mazurka
Sogni del cuore, polka

 

 

 


Autori piemontesi tra passato e presente


 

 

 

Adolfo Gandino

(Bra,1878-Bologna,1940)

 

La suite “Nel bosco” di Adolfo Gandino, compositore braidese, è  un esempio di musica a programma. L'intenzione descrittiva si manifesta, oltre che nei titoli dei tre brani, durante lo svolgimento musicale: quasi ogni tema reca un' indicazione “ornitologica”, quasi a fugare ogni dubbio interpretativo. Il braidese assimila in pieno la lezione di Debussy nell'utilizzo disinvolto dei mezzi armonici; dimostra una discreta  inventiva strumentale, soprattutto nel terzo episodio.

 

"Nel Bosco"

I - Il rigogolo

II - La morte dell'usignuolo

III - Il picchio

 

 

Alfredo Casella

(Torino,1883-Roma,1947)

 

L' op.59 è il testamento pianistico del grande musicista torinese Alfredo Casella. Un trittico di grande respiro, il cui comune denominatore è (come suggerisce il titolo del primo brano, Sinfonia) l'utilizzo del pianoforte “in vece” dell'orchestra. E' facilissimo individuare nella scrittura gli strumenti o le sezioni che il compositore aveva immaginato. Le atmosfere dei primi due brani rimandano al grande sinfonismo di R. Strauss e Mahler, mentre la toccata  finale strizza l'occhio -come altre toccate caselliane, vedi l'op.70 n.6- a un virtuosismo più cembalistico, costituito da sequenze di scale e arpeggi spezzati.

 

Sinfonia, Arioso e Toccata, op.59

 

 

Gabriele Roberto

(Alba,1972)

 

Il giovane Gabriele Roberto, nato ad Alba,  vive e opera con enorme successo a Tokio. La sua opera pianistica è rappresentata, nella seconda parte di questo recital, da una giovanile Sonatina, in tre tempi, da una suite di 6 brani tratti dal film hongkonghiano “Exodus” (la cui colonna sonora è costituita interamente di brani pianistici) e dal roboante “Studio Rapsodico”, edito in Italia da RaiTrade. Tutta la produzione pianistica di Gabriele, pur tenendo conto dell'evoluzione del linguaggio musicale nel corso del novecento, è squisitamente permeata dall'elemento della melodia, il che la rende fruibile a molti livelli e ad un pubblico eterogeneo.

 

Sonatina


Musiche dal film “Exodus”, di Ho-Cheung Pang (2007)

(Killing Men By Association - Is This Love?... - Spying on Tenderness - Interrogation Room - Jim's Loneliness - The Investigation)


Studio Rapsodico