MALBORK, di Adriano Gaglianello

Borsista De Sono dal 2011 al 2014, Adriano Gaglianello ha studiato a Torino e si è perfezionato presso il Royal College of Music di Londra con Kenneth Hesketh, all'Accademia di Santa Cecilia nella classe 

di Ivan Fedele, e alla Musikhochschule «Hanns Eisler» di Berlino con Hanspeter Kyburz e Wolfgang Heiniger. I suoi brani, pubblicati da Suvini Zerboni, sono stati eseguiti da numerose formazioni, tra cui 

si annoverano l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la WDR di Colonia, l’Ensemble Contrechamps di Ginevra. Sta lavorando a due brani commissiona-

ti dall’Orchestra Sinfonica di Helsingborg e dal St. Jacobs Kammarkör di Stoccolma. 

L’idea di Malbork nasce dalla volontà di scrivere per strumento solista concertante; la scelta dell’organico viene dall’opportunità di contrapporre le nature opposte e complementari di archi e percussioni, e insieme dal desiderio di scrivere per un altro ex borsista della De Sono, quale Simone Rubino. Il titolo si riferisce ad uno dei dieci incipit che compongono il romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino. L’impianto narrativo dell’opera letteraria ispira la struttura drammaturgica di Malbork, in cui quattro parti autonome si seguono componendo un unico movimento. La narrazione è infatti sistematicamente interrotta senza che si verifichino 

reali soluzioni di continuità. È in atto una continua e reciproca compensazione dei parametri della scrittura al fine di rendere organiche le interruzioni del discorso. L’ascoltatore può facilmente seguire il 

succedersi delle parti utilizzando come riferimento gli spostamenti del solista da un set all'altro. Le percussioni soliste svolgono un ruolo antitetico agli archi; mentre il pianoforte e l’arpa si inseriscono a 

bilanciare l'orchestrazione dall’equilibrio instabile.

Il brano è dedicato alla memoria di Daniele Bertotto, a dieci anni dalla scomparsa, primo maestro di Adriano Gaglianello.


Torino, 24 marzo

Salone del Conservatorio, Piazza Bodoni 6

21,00


Programma


TO− RU TAKEMITSU

(1930-1996)

Requiem per archi

CARLO BOCCADORO

(1963)

Power Station per percussioni 

ADRIANO GAGLIANELLO

(1983)

Malbork per archi e percussioni

(prima esecuzione assoluta)

BENJAMIN BRITTEN

(1913-1976)

Variazioni su un tema di Frank Bridge per archi


Simone Rubino percussioni 

Ensemble archi De Sono 

Helena Winkelmann primo violino e maestro concertatore

Roberto Righetti secondo violino 

Maurizio Redegoso viola

Stefano Guarino violoncello 

Andrea Stefenell pianoforte 

Antonella de Franco arpa



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